La Legge di Bilancio ha ampliato l’ambito di applicazione del credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo.
Possono beneficiare del credito d’imposta tutte le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo nei periodi dal 2015 al 2020 (per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare).
La base di calcolo del credito d’imposta è data dalla differenza tra gli investimenti in ricerca e sviluppo adottati nel periodo d’imposta preso in esame e la media degli stessi costi sostenuti nel triennio 2012-2014 (per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare).
Dal periodo d’imposta 2017 il credito d’imposta è pari al 50% di tale differenza e spendibile in compensazione tramite modello F24.
Rientrano nelle spese agevolabili quelle relative ad ammortamenti di attrezzature, competenze tecniche, personale (per chi è impegnato all’interno dell’azienda in questo tipo di attività) e contratti di ricerca.
Il credito d’imposta massimo annuo per impresa è pari a 5.000.000 di Euro fino al periodo di riferimento 2016 e a Euro 20.000.000 per gli esercizi successivi.
Il credito d’imposta spetta a condizione che nell’esercizio siano stati effettuati investimenti e spese relative per un importo minimo di 30.000 Euro.
Lo studio è a disposizione dei clienti per assisterli nella verifica e predisposizione della documentazione.