Il Decreto 27/04/2015 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 11/05/2015 ha aggiornato l’elenco dei paesi “black-list” per i quali è limitata la deduzione dei costi sulle relative fatture di acquisto.

Si ricorda infatti che l’art. 110 del TUIR prevede che non sono ammessi in deduzione le spese e gli altri componenti negativi derivanti da operazioni intercorse con imprese residenti ovvero localizzate in Stati o territori diversi da quelli individuati con apposito decreto ministeriale. Tale disposizione non si applica quando le imprese residenti in Italia forniscano la prova che le imprese estere svolgono prevalentemente un’attività commerciale effettiva, ovvero che le operazioni poste in essere rispondono ad un effettivo interesse economico e che le stesse hanno avuto concreta esecuzione. In tal caso le spese e gli altri componenti considerati  deducibili sono separatamente indicati nella dichiarazione dei redditi.

Di seguito si riporta l’elenco aggiornato di tali stati (di cui al Decreto 23/01/2002):

Andorra, Bahamas, Barbados, Barbuda, Brunei, Gibuti (ex Afar e Issas), Grenada, Guatemala, Hong Kong, Isole
Cook, Isole Marshall, Isole Vergini statunitensi, Kiribati (ex Isole Gilbert), Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao,
Maldive, Nauru, Niue, Nuova Caledonia, Oman, Polinesia francese, Saint Kitts e Nevis, Salomone, Samoa, Saint
Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Sant’Elena, Sark (Isole del Canale), Seychelles, Tonga, Tuvalu (ex Isole Ellice),
Vanuatu;

Bahrein, con esclusione delle societa’ che svolgono attivita’ di esplorazione, estrazione e raffinazione nel settore
petrolifero;

Monaco, con esclusione delle societa’ che realizzano almeno il 25% del fatturato fuori dal Principato;

Angola, con riferimento alle societa’ petrolifere che hanno ottenuto l’esenzione dall’Oil Income Tax, alle
societa’ che godono di esenzioni o riduzioni d’imposta in settori fondamentali dell’economia angolana e per gli
investimenti previsti dal Foreign Investment Code;

Antigua, con riferimento alle international buniness companies, esercenti le loro attivita’ al di fuori del territorio
di Antigua, quali quelle di cui all’International Business Corporation Act, n. 28 del 1982 e successive modifiche e
integrazioni, nonche’ con riferimento alle societa’ che producono prodotti autorizzati, quali quelli di cui alla locale legge n. 18 del 1975, e successive modifiche e integrazioni;

Dominica, con riferimento alle international companies esercenti l’attivita’ all’estero;

Ecuador, con riferimento alle societa’ operanti nelle Free Trade Zones che beneficiano dell’esenzione dalle
imposte sui redditi;

Giamaica, con riferimento alle societa’ di produzione per l’esportazione che usufruiscono dei benefici fiscali
dell’Export Industry Encourage Act e alle societa’ localizzate nei territori individuati dal Jamaica Export Free Zone Act;

Kenia, con riferimento alle societa’ insediate nelle Export Processing Zones;

Panama, con riferimento alle societa’ i cui proventi affluiscono da fonti estere, secondo la legislazione di
Panama, alle societa’ situate nella Colon Free Zone e alle societa’ operanti nelle Export Processing Zone;

Portorico, con riferimento alle societa’ esercenti attivita’ bancarie ed alle societa’ previste dal Puerto Rico Tax
Incentives Act del 1988 o dal Puerto Rico Tourist Development Act del 1993;

Svizzera, con riferimento alle societa’ non soggette alle imposte cantonali e municipali, quali le societa’
holding, ausiliarie e “di domicilio”;

Uruguay, con riferimento alle societa’ esercenti attivita’ bancarie e alle holding che esercitano esclusivamente
attivita’ off-shore.

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